Brano: [...] primavera 1941, con la punta massima nel settembrenovembre 1940. Fu la battaglia non tanto di un premier, quanto di tutto un popolo, che si strinse a costituire un vero e proprio esercito in difesa del suolo nazionale. Churchill intanto non trascurava gli altri fronti del conflitto, inviando, nel momento in cui la battaglia per l’Inghilterra era più intensa, truppe preziose in Egitto, a fermare e respingere l’offensiva italiana.

Col 1941, il Regno Unito non fu più solo a sostenere l’urto delle potenze fasciste: il 22 giugno i tedeschi coinvolgevano l’U.R.S.S., il 7 dicembre i giapponesi chiamavano in campo gli U.S.A.. La guerra, da europea, si trasformava in mondiale. Senza che per questo egli abdicasse (e

lo dichiarò) al suo anticomunismo di sempre (purché la B.B.C. non

Il primo ministro Churchill duranrante la seconda guerra mondiale

suonasse l’Internazionale, fece sospendere le trasmissioni degli inni nazionali dei paesi alleati: valga come aneddotica), solidarizzò immediatamente con l’U.R.S.S. ed il 10 luglio firmò un accordo di[...]

[...]rò) al suo anticomunismo di sempre (purché la B.B.C. non

Il primo ministro Churchill duranrante la seconda guerra mondiale

suonasse l’Internazionale, fece sospendere le trasmissioni degli inni nazionali dei paesi alleati: valga come aneddotica), solidarizzò immediatamente con l’U.R.S.S. ed il 10 luglio firmò un accordo di reciproco aiuto ed assistenza.

Nemmeno d’altronde con Roosevelt, nonostante la di gran lunga maggiore consonanza tra Regno Unito e U.S.A., i rapporti erano privi di contraddizioni. Nell'incontro dell’agosto

1941, al fine di accelerare l’intervento americano, egli accettava di firmare la Carta Atlantica (v.), ma, parlandone ai Comuni, ne restringeva il significato nelle parti che potevano nuocere alla continuità dell’impero britannico.

« Secondo fronte » e Resistenza

Un aspetto della complessità dei rapporti che si vennero a stabilire in seno all’alleanza tra le grandi potenze democratiche, per la insolubile differenza di interessi particolari e per gli irriducibili caratteri dei diversi fronti di guerra, è dat[...]

Brano: [...]
D.Fa.

Irlanda

Eire. Repubblica parlamentare con una popolazione di circa 3 milioni di abitanti su un’area di 70.280 kmq. Occupa i 7/8 della omonima isola neH’Oceano Atlantico, separata dalla Gran Bretagna dal Canale di San Giorgio. L’altra parte dell’isola, e precisamente 6 delle 11 contee settentrionali che compongono la regione óeWUIster, fortemente industrializzata, si trova sot

to dominio inglese, essendo stata annessa nel 1921 al Regno Unito, detto appunto di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.

Capitale dell’lrlanda è Dublino (circa 600.000 ab.,) ; altre città principali sono Cork (125.000) e Limerick (56.000).

Costituita da un bassopiano depresso al centro e con rilievi lungo la costa, di clima umido e temperato, l’isola ha i 2/3 del suo territorio tenuti a pascolo, per cui l’allevamento del bestiame e la pastorizia rappresentano la principale e modesta risorsa economica dell’Eire (il cui reddito medio prò capite nel 1967 è stato pari a 841 dollari, circa 1/2 di quello inglese). A Dublino sorgono alcuni stabilimenti tessili [...]

[...]di un ettaro di terra e di tenere cavalli.

Tra il 1641 e il 1651 Oliviero Cromwell schiacciò nel sangue una rivolta irlandese facendo trucidare circa 600.000 persone, ossia 1/3 dell’intera popolazione dell’isola, dopo

di che gli inglesi si impossessarono di quasi tutti i terreni coltivabili in Irlanda. Nel 1798 una nuova rivolta fallì per il mancato arrivo di armi promesse dai rivoluzionari francesi e, nel 1800, gli inglesi proclamarono il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, con un unico Parlamento a Londra.

Nel secolo XIX i grandi proprietari e gli industriali inglesi poterono sfruttare illimitatamente la manodopera irlandese, mentre l’isola venne destinata a pascolo per il bestiame, senza alcun riguardo per le esigenze alimentari della popolazione autoctona. Allorché, dal 1841 al 1854, vennero distrutti dagli insetti

i raccolti delle patate, si ebbe in Irlanda una lunga carestia che fece morire di fame un milione di abitanti e ne costrinse un altro milione e mezzo a emigrare negli Stati Uniti. Engels definì l’Irlanda come « la [...]

Brano: [...]enne accolto con estrema diffidenza. Ebbe subito con il duca di Hamilton (suo vecchio conoscente, al quale si rivolse per primo) alcuni penosi colloqui. Poi fu messo in contatto, per ordine del ministero, con Ivone Kirkpatrick. Infine fu interrogato da sir John Simon, ex ministro degli Esteri britannico. Hess presentò alcune « proposte » personali che, a suo parere, avrebbero permesso di stabilire un pacifico accordo tra la Germania nazista e il Regno Unito. Ma fu subito chiaro che il suo gesto era dettato da megalomania e da carenza di equilibrio mentale.

Secondo l'accusa al processo di Norimberga (v.), Hess doveva tuttavia essere meno « infermo » di quanto lo si volle far sembrare. Il suo tentativo, per quanto condotto al di fuori di ogni prassi diplomatica, rientrava in una linea politica non del tutto improbabile e mirava a riavvicinare l’Inghilterra alla Germania nazista, per consentire a quest’ultima di scatenarsi con tutte le sue forze contro l’Unione Sovietica. Si tratta di un lelt motiv ricorrente nella storia dei due paesi durante l[...]

Brano: [...]i africani deportati dagli inglesi nel corso dei secoli XVII e XVIII, e da meticci, lo stato di Santa Lucia si fonda su una limitata economia agricola e sul turismo. Nel corso del XVI secolo l’isola fu contesa da francesi e inglesi che vi sterminarono la popolazione autoctona, sostituendola appunto con gli schiavi africani. Nel 1814 l'isola divenne colonia britannica e tale rimase fino al 1967, quando ottenne

lo status di “paese associato” al Regno Unito e poi una formale indipendenza (1979), ma di fatto il suo territorio costituisce un’unica base militare, aeronavale e missilistica, angloamericana.

Nelle elezioni del luglio 1979 il Partito laburista si è affermato sul Partito conservatore.

F.Mo.

Santa Lucia, Eccidio di

Località del comune di San Giovanni Valdarno, il 24.4.1944 Santa Lucia fu teatro della esecuzione di 3 par

tigiani catturati nella zona dai fascisti. Le vittime erano: il tenente della Guardia di finanza Gian Maria Paolini (n. a Torino il 17.1.1919); l’alpino Settimo Berton (n. a Vidor dì Treviso T8.12.1920) ; l[...]